Riportiamo di seguito il comunicato stampa dell’Associazione Ex Lavanderia impegnata da tempo in importanti attività sociali e culturali tra le quali spicca a nostro parere la Ciclofficina a cui siamo molto affezionati. Vogliamo esprimere la nostra solidarietà e il nostro pieno sostegno agli amici e alle amiche dell’Ex Lavanderia.
Per l’uso pubblico, sociale e culturale
dell’Ex Manicomio di Roma
Santa Maria della Pietà
www.exlavanderia.it
info@exlavanderia.it
tel. 3343466267 (ore pomeridiane)
DAL DIETROFRONT DELLA SAPIENZA ALLO SGOMBERO DELLA EX LAVANDERIA?
Stravolto il Comunicato di Frati per motivi strumentali. Montino(PD), Marsilio e Guidi (PDL) dirottano l’attenzione sul Padiglione 31 (La Ex Lavanderia) che non c’entra niente con la decisione della Sapienza. I padiglioni da liberare sono quelli (8+4) attualmente occupati da strutture ASL
Luigi Frati spiega le ragioni per il recesso dall’acquisto dei padiglioni del S.Maria: “«Mi avevano promesso che la struttura sarebbe stata liberata nel 2007, invece niente. A questo diktat non si può sottostare, e il mio notaio si rifiuta di firmare l’atto d’acquisto in queste condizioni».
Frati si riferisce agli 8 padiglioni oggetto della trattativa che ATTUALMENTE SONO OCCUPATI DA STRUTTURE DELLA ASL RME.
“abusivamente…”
Montino (PD), nel suo comunicato stravolge invece le parole di Frati: “se tra gli spazi oggetto dell’acquisto ce ne sono alcuni attualmente occupati abusivamente (Frati non ha usato questo termine n.d.r.), si attivino le procedure per liberarli”. O Montino vuole definire “abusive” le strutture della ASL RME e chiede ad altri di fare ciò che lui non ha fatto, oppure volutamente cerca di dirottare l’attenzione su un altro obiettivo come ad esempio l’Associazione Ex Lavanderia per buttarla in confusione sulle proprie responsabilità.
“Gruppi abusivi e violenti…”
Ed è quindi Marco Marsilio (PDL) che si cimenta in una sequela di insulti a presunti “gruppi abusivi e violenti che non fanno nulla a favore della cittadinanza” e propone di: “chiedere alla Prefettura lo sgombero dell’immobile».
Marsilio dimostra di non sapere neanche di che parla visto che usa il termine “immobile” invece di “immobili”.
Il riferimento alla Ex Lavanderia anche se non esplicitato è chiaro.
“Un padiglione su 32…”
Federico Guidi (PDL – Comune di Roma) è ancora più diretto: “l’Università La Sapienza, anche in considerazione dell’esiguità dei locali occupati (un padiglione su 32), saprà ritornare sulla sua decisione”.
Così, in tre passaggi il PD e il PDL trasformano il problema degli 8 padiglioni occupati dalla ASL creato dalla loro incapacità di gestione in un falso bersaglio su cui scatenare la vendetta: chi difendendo il bene pubblico, il problema reale ha sempre denunciato.
Ribadiamo ciò che Montino sa benissimo e che Marsilio e Guidi dimostrano di non sapere
– IL PADIGLIONE 31 E’ DA SEMPRE IN TUTTI GLI ATTI ISTITUZIONALI DESTINATO AD ATTIVITA’ CULTURALI E NON E’ MAI STATO CONSIDERATO NEGLI ACCORDI CON LA SAPIENZA!
– E’ L’UTILIZZAZIONE DA PARTE DELLA ASL RME DEGLI 8 PADIGLIONI E IN OGGETTO (E DEI 4 CHE SAREBBERO DOVUTI DIVENTARE CASA DELLO STUDENTE) AD AVER IMPEDITO LA COLLOCAZIONE UNIVERSITARIA COME INASCOLTATI ABBIAMO PIU’ VOLTE DENUNCIATO.
– L’ESPERIENZA DELLA EX LAVANDERIA E’ UN BENE COMUNE E PREZIOSO CONQUISTATO DAI CITTADINI A FRONTE DELLA GESTIONE ARBITRARIA ED ILLEGALE CHE SI E’ FATTA DEL PATRIMONIO DEL SANTA MARIA DELLA PIETA’
L’Associazione Ex Lavanderia chiama alla solidarietà concreta tutti i cittadini, le associazioni le realtà culturali che hanno conosciuto e fruito della funzione culturale pubblica ed aperta della Ex lavanderia in questi ultimi 5 anni per reagire con le pratiche e le ragioni di sempre all’attacco calunnioso e falsificante che si sta tentando di mettere in campo.
Nei prossimi giorni lanceremo mobilitazioni ed iniziative per la difesa dello spazio culturale pubblico della Ex lavanderia.
Riassunto dei Comunicati stampa sulla questione:
Associazione Ex Lavanderia
UNIVERSITA’ AL S.MARIA DELLA PIETA’ – GAME OVER!
Crolla il castello di bugie sul polo universitario al S.Maria della Pietà.
La Sapienza recede dal Protocollo di Intesa del 2007 e rinuncia all’acquisto degli 8 padiglioni dell’Ex Manicomio.
Sono sufficienti 6 righe al Rettore della Sapienza per chiudere definitivamente una farsa durata 15 anni. Non ci sarà nessun polo universitario al Santa Maria della Pietà.
Con la nota del 12 maggio, la “Sapienza” comunica la decisione del C.d.A. di recedere dal Protocollo di Intesa del 2007 e di rinunciare all’acquisto di parte dei padiglioni dell’Ex Manicomio di Roma.
Crolla quindi definitivamente il castello di bugie con cui gli esponenti delle giunte Veltroni e Marrazzo (proseguendo in un disegno iniziato dalla gestione Storace), hanno consegnato il S.Maria della Pietà ad un utilizzo insensato ed hanno permesso alla ASL RME di gestire in forme arbitrarie e privatistiche un patrimonio pubblico prezioso.
La partita universitaria giocata in particolare dagli ex assessori regionali Montino e Nieri e dall’Ex Assessore comunale Morassut è stata niente di più che una “partita di giro” che ha permesso alla Regione di acquisire 30 milioni di euro virtuali per far finta di ripianare il bilancio della sanità. Ogni dichiarazione, ogni impegno, ogni assicurazione, ogni promessa fatta ai cittadini in questi anni è stata niente di più che una pratica della menzogna e del raggiro. L’unica realtà che rimane è l’insensatezza dell’utilizzo del Santa Maria della Pietà, il colpevole rifiuto dei progetti e delle proposte di cittadini ed associazioni, lo sperpero di risorse pubbliche, l’annullamento di ogni processo partecipativo.
Si attesta oggi che l’Associazione Ex Lavanderia ha sempre detto il vero mentre chi ha gestito le scelte ha sempre mentito.
S.MARIA PIETÀ, FRATI: «MI HANNO RIFILATO UN BIDONE»
Omniroma-S.MARIA PIETÀ, FRATI: «MI HANNO RIFILATO UN BIDONE»
(OMNIROMA) Roma, 18 mag – «Lei comprerebbe un terreno occupato? Penso di no. La verità è che mi volevano rifilare un bidone».
Così Luigi Frati, rettore della Sapienza, spiega i motivi che hanno portato l’ateneo romano a rinunciare all’acquisto dei padiglioni del Santa Maria della Pietà nonché di procedere al recesso del protocollo d’intesa per il riuso dell’ex ospedale psichiatrico sottoscritto nel 2007. «Mi avevano promesso – aggiunge Frati – che la struttura sarebbe stata liberata nel 2007, invece niente. A questo diktat non si può sottostare, e il mio notaio si rifiuta di firmare l’atto d’acquisto in queste condizioni». L’impressione, comunque, è che ci siano ancora margini: «Certo – dice frati – ho espresso un interesse per il S.Maria della Pietà e l’interesse resta, ma le cose devono cambiare».
Omniroma-S.MARIA PIETÀ, MONITNO: ALEMANNO E POLVERINI INTERVENGANO SU FRATI
(OMNIROMA) Roma, 18 mag – “La decisione unilaterale del Rettore della Sapienza di disdire tutti gli impegni presi dall’Università per l’acquisto dei padiglioni del S.Maria della Pietà, è grave e inaccettabile, perché rischia di consegnare ad interessi privati il futuro di una delle aree più pregiate della città. Stracciando gli accordi sottoscritti l’Università La Sapienza, si assume la responsabilità di far saltare il progetto di trasformare in un campus universitario moderno il complesso dell’ex ospedale psichiatrico. E’ una decisone che Comune e Regione non possono accettare”. Lo dichiara in una nota Esterino Montino, capogruppo Pd alla Regione.
“Le ragioni addotte da Frati per giustificare il suo voltafaccia sono per altri risibili – continua Montino – se tra gli spazi oggetto dell’acquisto ce ne sono alcuni attualmente occupati abusivamente, si attivino le procedure per liberarli e non si invochi questo per stracciare impegni che non riguardano solo l’Università ma il futuro della città e di uno dei suoi quartieri più popolosi. Invito il sindaco Gianni Alemanno e la presidente della Regione Renata Polverini ad attivarsi immediatamente perche l’Università ‘La Sapienza’ rispetti gli impegni presi e non si consegni il futuro di una delle aree di più alto valore nella città di Roma ad interessi speculativi ed immobiliari. Ne va di mezzo il futuro di Roma”.
Omniroma-S.MARIA PIETÀ, ORTALE (FDS): “IL POLO UNIVERSITARIO VOLA VIA” (OMNIROMA) Roma, 18 mag – “Era solo uno specchietto per le allodole, contro il quale ci siamo battuti per anni e sul quale l’esperienza dell’Ex Lavanderia in oltre 5 anni di occupazione ha svolto un costante lavoro di denuncia e controinformazione, il tanto decantato arrivo dell’Università La Sapienza nei padiglioni del comprensorio sito a Monte Mario. Con una breve nota, inviata nei giorni scorsi dal Rettore della prima Università di Roma agli altri partner che nel dicembre 2007 siglarono il più volte sbandierato ‘Protocollo d’intesa sul riuso dell’ex manicomio’, il Polo universitario ‘vola via’ dal Santa Maria della Pietà, lasciando sulla riva tutte le fandonie raccontate negli anni scorsi da autorevoli rappresentanti dell’allora centro-sinistra”. Lo dichiara in una nota Claudio Ortale, capogruppo Prc-Federazione della Sinistra in Municipio XIX.
“Restano, purtroppo, anche tutte le macerie determinatesi e poi consolidatesi negli anni trascorsi – continua Ortale – gli ostelli della gioventù smantellati, la mensa regalata alla gestione degli ‘amici degli amici’, il ritorno sempre più chiaro ed evidente degli interventi sanitari per i malati di mente, la deturpazione del meraviglioso parco interno al comprensorio, la mancata pedonalizzazione del parco stesso, oltre al tanto atteso trasferimento finale degli ultimi uffici del Municipio ancora presenti nella vecchia sede di via Mattia Battistini. Che fare?
Sicuramente serve rilanciare la vertenza per l’uso pubblico dell’ex manicomio. La stessa che prese le sue prime mosse più di 15 anni fa con il progetto di ‘Città ideale’ e che poi ebbe il suo più naturale sviluppo nella proposta di delibera di iniziativa popolare che raccolse oltre 9000 firme dei cittadini.
Proposta di delibera che il centro-sinistra pensò bene di tenere ‘a mollo’ non portandola mai in discussione in aula Giulio Cesare; così come ora anche il centro-destra in questi due anni di governo della città. Rilanciamo la battaglia per trasformare in polo culturale l’ex manicomio, per il parco pubblico accessibile e senza la circolazione di automobili, per recuperare al servizio pubblico il padiglione 28 (la mensa), per completare il trasferimento del Municipio XIX, per la salvaguardia delle esperienze culturali presenti e quindi per l’assegnazione dell’ex padiglione 31 all’associazione Ex Lavanderia che da anni porta avanti una sua originale e positiva esperienza culturale”.
Omniroma-S.MARIA PIETÀ, FOSCHI (PD): “SCELTA FRATI UMILIA UNIVERSITÀ” (OMNIROMA) Roma, 18 mag – “La scelta del rettore Frati di recedere unilateralmente dall’acquisto dei padiglioni del S.Maria della Pietà e semplicemente da irresponsabili. E certo non dà lustro e credibilità, anzi umilia, l’istituzione universitaria che Frati è chiamato a rappresentare. In quell”area deve essere infatti realizzato un campus universitario necessario per dare nuovi e più moderni servizi agli studenti di Roma, del Lazio e anche di molte altre regioni italiane. Le amministrazioni di Comune e Regione non possono accettare passivamente che venga cancellato con un colpo di spugna, uno dei progetti piu avanzati per il recupero ad uso pubblico del S.Maria della Pietà e la riqualificazione del quartiere Trionfale. Occorre che si attivino e subito, soprattutto per evitare che su quell’area si accendano i riflettori della speculazione edilizia”. Lo dichiara, in una nota, il consigliere regionale del Pd Enzo Foschi.
Omniroma-S.MARIA PIETÀ, LUCHERINI (PD): “ODG CONTRO DECISIONE RETTORE” (OMNIROMA) Roma, 18 mag – “La decisione del rettore della Sapienza Luigi Frati è gravissima e denota il modus operandi del rettore che da una parte è pronto a chiedere alla Regione pagamenti a piè di lista, dall’altro si tira indietro quando si tratta di fare l’interesse della città stracciando gli accordi e adducendo motivazioni inconsistenti e pretestuose. La riqualificazione del Santa Maria della Pietà è necessaria per la vita di tutto il quartiere Monte Mario. Presenterò al prossimo consiglio regionale un ordine del giorno per chiedere con la massima fermezza che la giunta regionale inviti il rettore al rispetto degli accordi presi con la Regione e con la città”.
Così in una nota Carlo Lucherini, consigliere regionale e segretario provinciale del Pd.
Associazione Ex Lavanderia:
COMUNICATO STAMPA: LE BUGIE DI MONTINO HANNO LE GAMBE CORTE
Massimiliano Taggi dell’Associazione Ex lavanderia:”La decisione della Sapienza è del 10 marzo 2010. Esterino Montino vuole far credere che mentre gestiva la Regione Lazio non ne sapeva nulla e che lo scopre solo oggi? Un’altra bugia tra le tante. L’Università al S.Maria non è mai stato per Montino e la sua maggioranza un obiettivo reale ma un pretesto per rifiutare le proposte dei cittadini e per favorire la gestione privatistica della ASL RME
Fioccano nel pomeriggio le reazioni alla notizia della nota del Rettore Frati.
Fra gli altri Esterino Montino: “La decisione unilaterale del Rettore della Sapienza (…) è grave e inaccettabile”.
Già le agenzie ed i giornali web riportano la notizia e le reazioni. Nessuno fa riferimento al nostro comunicato senza il quale della cosa non se ne sarebbe parlato mai.
Attenzione: La nota di Frati che abbiamo diffuso è del 12 maggio ma si fa riferimento alle deliberazioni del CdA datate 16 marzo 2010 (la copia della nota di Frati).
Se è purtroppo normale che la nostra associazione venga a saperlo solo dopo l’invio della nota, il consigliere Montino (che il 16 marzo aveva le funzioni di Presidente della Regione e la delega alla Sanità) ci vuole far credere di non saperne nulla e di averne preso conoscenza solo adesso che noi la diffondiamo. Ci fa onore ma stentiamo a crederci.
Anche perché il consigliere Montino commette un errore che lo tradisce chiaramente. Egli afferma: “Le ragioni addotte da Frati per giustificare il suo voltafaccia sono per altri risibili – continua Montino – se tra gli spazi oggetto dell’acquisto ce ne sono alcuni attualmente occupati abusivamente (…)”.
Come fa Montino a conoscere le ragioni addotte da Frati se la nota diffusa da noi non ne fa accenno?
Allora Montino già sapeva delle deliberazioni del CdA e delle “ragioni addotte” ma si è guardato bene dal dire nulla fino a quando non è stato obbligato dal nostro comunicato.
Quindi ribadiamo che l’operazione “Campus universitario al S.Maria della Pietà” è stata da sempre una bufala volta a coprire i reali interessi sul S.Maria della Pietà e che Montino ne è stato uno dei responsabili.
Adesso si smetta con le farse e si risarciscano almeno in parte i cittadini e le associazioni ripristinando l’ostello smantellato illegittimamente e dedicando gli 8 padiglioni rimasti da destinare ad un polo culturale, artistico e sociale. Ciò di cui i cittadini hanno bisogno e che da 15 anni chiedono inutilmente.
Chiariamo alle agenzie ed ai giornali che Montino, nel riferirsi a “spazi oggetto dell’acquisto ce ne sono alcuni attualmente occupati abusivamente” non fa riferimento né al Padiglione 31 né al 41 poiché non sono mai stati oggetto dell’acquisto da parte dell’Università.
Massimiliano Taggi
(Presidente dell’Associazione Ex Lavanderia)
Marco Marsilio (Deputato PDL)
S.MARIA PIETÀ, MARSILIO (PDL): «CHIEDERE SGOMBERO IMMOBILE»
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Omniroma-S.MARIA PIETÀ, MARSILIO (PDL): «CHIEDERE SGOMBERO IMMOBILE»
(OMNIROMA) Roma, 18 mag – «Frati ha ben chiaro il precedente del Regina Elena, dove ci sono voluti anni per sgomberare gli occupanti. Le istituzioni pubbliche che hanno le proprietà dell’ex manicomio si sbrighino a chiedere alla Prefettura lo sgombero dell’immobile». È quanto dichiara il deputato del Pdl, Marco Marsilio in una nota in merito alla decisione di Luigi Frati di non procedere all’acquisto dei padiglioni del Santa Maria della Pietà.
«Oggi – continua Marsilio – stiamo pagando la scellerata politica di connivenza che le istituzioni locali hanno avuto con gli occupanti abusivi che, invece di essere cacciati e denunciati per i reati che commettevano, trovavano nelle stesse chi gli stendeva tappeti rossi per coltivare clientele elettorali o anche solo per viltà verso gruppi violenti e pericolosi».
«La decisione di Frati – conclude – può segnare l’indispensabile punto di svolta in questa politica che fino ad oggi ha solo danneggiato la valorizzazione e il riutilizzo del patrimonio pubblico lasciato troppo spesso nelle mani di gruppi abusivi e violenti che non fanno nulla a favore della cittadinanza».
red
Repubblica.it
Anche Giulia Rodano, consigliere regionale dell’Italia dei Valori, chiede che “le istituzioni convochino al più presto un tavolo sul futuro del Santa Maria della Pietà”.
“Il Comune di Roma, la Regione Lazio e la Asl RmE – aggiunge – devono infatti sottrarre l’ex ospedale psichiatrico ad ogni ipotesi di privatizzazione dei suoi spazi”.
“Non si possono scaricare sull’Università le inadempienze della precedente gestione regionale r
iguardo la vicenda del Santa Maria della Pietà. Per questo è urgente un incontro a tre fra Regione Lazio, Università La Sapienza e Comune di Roma per sbloccare la situazione”, dichiara in una nota il sindaco di Roma, che nel pomeriggio ha visto Frati.
“Sono convinto che l’intervento del sindaco Alemanno potrà sbloccare la situazione”, afferma Federico Guidi (Pdl), presidente della commissione Bilancio del Comune di Roma, secondo il quale “l’Università La Sapienza, anche in considerazione dell’esiguità dei locali occupati (un padiglione su 32), saprà ritornare sulla sua decisione”.
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